Azalea – Rhododendron indicum – Ericaceae

Azalea – Rhododendron indicum – Ericaceae

  • Regno: Plantae
  • Divisione: Magnoliophyta
  • Classe: Magnoliopsida
  • Ordine: Ericales
  • Famiglia: Ericaceae
  • Genere: Rhododendron

L´Azalea non costituisce un genere a sé stante, ma appartiene al genere Rhododendron, queste si dividono in tre gruppi, l’azalea japonica, l´azalea indica e l’azalea mollis.

Le specie di Rhododendron definite Azalea provengono dall´Estremo Oriente, Cina, Giappone, Korea; poche specie spoglianti invece dal Nord America.

Esiste poi l´azalea “Procumbens” che che cresce spontaneamente sulle Alpi italiane, in America settentrionale, Inghilterra, Islanda, Lapponia e Groenlandia e si trova sopratutto ad altitudini oltre i 1000 metri s.l.m.

Il nome “rododendro” deriva dal greco “rhodon”=rosa “dendron”=albero, albero delle rose.

Esistono oltre 600 varietà, ibridi e cultivar di questa spettacolare pianta arbustiva. In Giappone l’azalea rappresenta la primavera. È una pianta acidofila e non ama l´acqua calcarea.

Le foglie

Lanceolate e tenere, presentano peluria sulla faccia superiore, il colori possono variare dal verde chiaro, al verde scuro fino a una colorazione rossiccia a seconda delle varietà.

I fiori

Sono molte le colorazioni che prendono questi bellissimi fiori, bianchi rosa, fucsia, giallastri, verdi, rosa, spesso a tinta unita ma altrettanto spesso con sfumature che spaziano in varie combinazioni di questi colori ma mai più di due sullo stesso fiore.

Esistono poi anche delle cultivar variegare di azalea che portano sulla stessa pianta fiori di due colorazioni diverse prodotte da impollinazioni fra due varietá differenti di azalea le quali produrranno semi dai quali germoglieranno nuove piantine appunto con queste variegature di colori.

Le corolle dei fiori possono essere singole o doppie a seconda della varietá.

Il tronco

Il tronco é grigiastro o marroncino e il legno prodotto dall’azalea á molto rigido e pochissimo modellabile, non sopporta infatti grosse piegature nelle tecniche bonsai e tende a spezzarsi con molta facilitá

La propagazione

L´azalea si presta alla riproduzione via seme, talea e margotta. La talea é il metodo piú diffuso e ha un´alta percentuale di attecchimento.

Annaffiatura

L´azalea predilige terreno costantemente umido ma non fradicio.

Durante la fase di fioritura evitare di bagnar la chioma, al fine di scongiurare la cascola precoce dei fiori.

Particolare attenzione alle acque di rubinetto, dove la presenza di calcare e cloro porta a vistosi sintomi di clorosi ferrica e deperimenti vegetativi.

Il rinvaso

Il momento piú favorevole al trapianto é subito dopo la fioritura, se si effettuasse prima potrebbe indebolirsi la pianta e di conseguenza verrebbe scartata la fioritura dalla pianta.

Se invece sono in programma grosse potature che porterebbero comunque a dover rinunciare alla fioritura per l´anno in corso á preferibile rinvasare a fine marzo o l’autunno precedente.

Una particolarità dell´azalea é la pronta reazione alle potature sia aeree che radicali e rigenera molto velocemente riproducendo molte nuove radichette in poco tempo nel secondo caso.

Negli esemplari piú giovani il rinvaso va effettuato ogni due anni, in quelli più vecchi ogni 3/4 anni.

Il terriccio adatto per la coltivazione dell´azalea é composto da un´alta percentuale di torba acida, miscelata a kanuma e lapillo. Molto importante predisporre un cospicuo strato di drenaggio.

In zone particolarmente umide, ridurre la percentuale di torba fino al 20%.

Prima dell´inverno pacciamare con aghi di pino o “bark” (scaglie di corteccia specifiche per acidofile e orchidee)

La concimazione

Concimare da marzo a giugno con concimi granulari ad alto contenuto di azoto e potassio.

Integrare con ferro chelato in corrispondenza delle fasi vegetative primaverili e post/fioritura. Concimazione autunnale a base di fosforo e potassio, per stimolare la creazione di gemme da fiore.

La potatura

Come detto piu sopra le azalee sono piante dalla crescita molto vigorosa e sopporta molto bene anche le potature drastiche ma é essenziale proteggere le ferite con del mastice.

Bisogna al momento della potatura tenere presente che l´azalea ha una dominanza basale quindi le potature saranno meno pesanti alla zona apicale.

Con la potatura, oltre a controllare la crescita della pianta, si riequilibra il vigore eliminando i germogli più forti e quelli che crescono verso il basso o verso l’alto.

Le azalee tendono a formare nuovi germogli intorno alle gemme da fiore e se le temperature fossero eccessivamente alte questi potrebbero allungarsi eccessivamente prima della fioritura e quest´ultima verrebbe abortita, é quindi importante intervenire tempestivamente e eliminare queste crescite eccessive.

Altri germogli verranno generati subito dopo la fioritura. A fine luglio vengono generate le nuove gemme da fiore che si apriranno l´anno successivo.

Se l´intento é quello di formare la ramificazione o di ingrossare il tronco é consigliabile potare sia in estate che in autunno sacrificando la fioritura.

La pinzatura

Vista la dominanza basale é preferibile praticare la pinzatura maggiormente sui rami bassi anche perché oltre alla dominanza basale tendono a crescere molto in orizzontale quindi vengono contenuti nella forma grazie alla pinzatura.

Un altro obbiettivo della pinzatura é quella di limitare le zone in ombra per permettere all´aria e alla luce di raggiungere le zone interne.

A marzo, quando i germogli dell´anno prima avranno raggiunto le 4 foglie si riportano indietro a 2/3.

Nel caso di germoglio multiplo se ne lasciano 1 o 2 eliminando gli altri, la scelta per l´eliminazione andrá su quei germogli che crescono verso il basso o verso l´alto.

Dopo la fioritura si interviene nuovamente riducendo i germogli che hanno fiorito da 4 a 2/3 foglie.

É altresi importante selezionare le gemme a fiore per equilibrare le energie della pianta la stagione successiva eliminando quelle in eccesso sui rami deboli.

É da tenere presente che se si fa fiorire per diversi anni consecutivi l´azalea andrá incontro a un graduale indebolimento fino a una produzione floreale decisamente scarsa.

Patologie

Cocciniglia, afidi, acari, bruchi, iodio e fumaggine.

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